Villa Ottolenghi

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In origine di proprietà dei Conti Arturo e Herta Ottolenghi, oggi appartiene a Vittorio Invernizzi, che in tempi rapidissimi ha cancellato i segni lasciati da trent’anni di abbandono e ha restituito al territorio la Villa Ottolenghi in tutto il suo rinnovato splendore.

Il parco è un capolavoro di Piero Porcinai, che ha valso a Villa Ottolenghi il primo premio dell’European Garden Award del 2011.

Si estende intorno alla villa per 10.000 metri quadrati, ricco di emergenze scultoree, come le eleganti panchine girevoli scolpite nel marmo e i particolari in ferro battuto dei Maestri Ferrari.
Particolari focali del giardino sono la piscina, una grande vasca dedicata all’esaltazione del famoso “Tobiolo” di Arturo Martini, la stupefacente pergolato di glicine che fa da camminamento laterale dalla villa agli studi, e il giardino formale, prospiciente la villa.

Sono parecchie decine le specie vegetali che occupano gli spazi a verde di Villa Ottolenghi creati in base alle volontà di Astolfo, il figlio di Arturo ed Herta che portò a termine il progetto nato dall’idea dei genitori agli inizi degli anni ’20 del secolo scorso. Gli spazi sono caratterizzati da cinque aree ben distinte che suddividono e movimentano i vari ambienti che le costituiscono.
A concepirle, a partire dal 1955, quando Astolfo decide di affidarne la sistemazione, è Pietro Porcinai. Il grande architetto paesaggista progetta l’integrazione degli ambienti circostanti assegnando buona parte della superficie della Villa al “Tappeto erboso” che, a sviluppo orizzontale, raccoglie al suo interno il campo da tennis, la piscina e la fontana con al centro Il Tobiolo, celebre scultura di Arturo Martini.

A far da perimetro al Tappeto erboso, che divide i due fabbricati principali (la Villa e gli Studi degli Artisti) è la lunga “Passeggiata” parzialmente coperta da un insolito pergolato con il glicine dominante che corre parallela alla strada che da Acqui porta alla Villa per poi proseguire.
Di fronte alla facciata che introduce all’abitazione vera e propria si trova invece il “Giardino roccioso” che, ideato a sviluppo verticale, oltre ad avere una funzione decorativa serve come protezione della privacy alla zona occupata dalla piscina.

Fulcro dell’insieme è il “Giardino formale”, costituito da una struttura a scacchiera lastre di pietra. In alcuni punti di intersezione, grandi vasi in cotto, contenenti piante di limoni, regalano verticalità.

La Passeggiata gira tutto intorno alla Villa, lungo i bastioni, ed è in prossimità della cisterna delle acque: proprio qui si trova un raccolto, quanto caratteristico spazio dedicato alla coltivazione delle “Erbe”.

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Contatti

Strada Monterosso - Acqui Terme(AL)

02 94699507

http://villaottolenghi.it

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