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L’azienda agricola Tasca Conti d’Almerita è nata nel 1830, quando i fratelli Lucio e Carmelo Mastrogiovanni Tasca acquistarono il feudo Regaleali, situato a Sclafani, in provincia di Palermo. Villa Tasca, un tempo Villa Camastra, risale alla metà del XV° secolo: situata ai margini del centro storico di Palermo, immersa in una flora rigogliosa formata da palme, mandorli e acacie, incantò Richard Wagner, che durante il suo soggiorno, nel 1881, vi compose il terzo atto del “Parsifal”.

Nel Novecento il conte Giuseppe Tasca, con grande lungimiranza, rivolse particolare attenzione alle vigne e al vino, mirando esclusivamente a produzioni di qualità, iniziando a coltivare le viti a spalliera, riducendo le rese per ettaro e valorizzando i vitigni autoctoni come l’Inzolia e il Nero d’Avola, senza tralasciare però quelli internazionali come Chardonnay e Cabernet Sauvignon.

Oggi l’azienda è gestita dal conte Lucio e dai suoi due figli, Giuseppe e Alberto. Alla tenuta madre, Regaleali, negli anni si sono aggiunte Capofaro, a Salina, nell’arcipelago delle Eolie; Tascante sull’Etna; la storica tenuta Whitaker nell’antica isola Mozia; e Sallier de La Tour, a Monreale, con il preciso progetto di valorizzare varietà autoctone e i territori a più alta vocazione vitivinicola. I vigneti hanno ciascuno le proprie caratteristiche produttive e, trovandosi su suoli e in microclimi differenti, consentono una lunga stagione di vendemmie (da metà agosto e a fine ottobre-inizio novembre). Tra i vini prodotti, vi sono “Rosso del Conte”, riserva di nero d’Avola e perricone elevato in botti di castagno, il “Regaleali Bianco”, il “Diamante”, il “Nozze d’Oro”, il “Leone d’Almerita”, spumanti e autoctoni in purezza.

L’azienda, certificata SOStain, intende armonizzare ed affrontare in modo organico le scelte intraprese, orientandole verso la sostenibilità crescente, e a valorizzare il territorio, la salvaguardia del paesaggio, la mitigazione degli effetti ambientali, la tutela della flora e della fauna selvatiche, la conservazione della biodiversità e la conservazione delle tradizioni culturali. Ha pertanto anche aderito al progetto nazionale pilota Water&Carbon footprint, per la misura delle performance di sostenibilità della filiera vitivinicola, che mira alla riduzione delle emissioni dei gas effetto serra.

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