Rocca d’Ajello e giardino

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Rocca D’Ajello è un’antica fortezza che sorge su una collina boscosa a 10 km da Camerino e a 30 da Macerata, al centro di un tipico paesaggio bucolico. Per oltre trecento anni, fra il ‘200 e il ‘500, Rocca D’Ajello è appartenuta ai duchi di Varano per passare poi allo Stato della Chiesa e quindi a varie famiglie e infine essere venduta nella seconda metà dell’Ottocento, alla famiglia Vitalini alla quale tuttora appartiene.
La struttura è composta da due torri con merlatura guelfa collegate per mezzo di una cortina a piombo, in modo che aggettassero ai vertici di due lati, diagonalmente, infilando ciascuna due fronti. Questa integrazione strutturale ha dato vita ad un complesso fortificato a pianta trapezoidale, adibito anche ad abitazione.
L’attuale aspetto della costruzione è frutto di una serie di trasformazioni dovute soprattutto ai crolli causati dai terremoti, fra cui quello disastroso a fine `700.
Ai livelli più bassi è tuttora visibile l’antica struttura della fortezza; la cantina, un vastissimo ambiente dalla volta a botte, mostra sul fondo gli strati di roccia su cui poggia la costruzione. All’epoca dei Varano era la scuderia della guarnigione: tutto un lato è occupato da una serie di nicchie che servivano da mangiatoie per i cavalli. Era questo sicuramente il passaggio seminterrato che collegava le due torri.

Oggi il castello è restaurato e, con le ampie sale interne, il grande cortile, una serie di salotti arredati, cucine attrezzate.

IL GIARDINO

L’attuale proprietaria, Elisabetta Vitalini Sacconi, cugina della vivaista Anna Peyron, grande conoscitrice di rose antiche, ha dato avvio al restauro del giardino, che si divide in uno spazio erboso davanti alla facciata principale e una parte più recente ricavata dal vecchio frutteto terrazzato. La prima, delimitata dalle mura merlate e fiancheggiata da tigli e aceri, ha un impianto all’italiana: è formato da 6 grandi aiuole bordate da siepi di bosso, intorno ad una vasca ovale; è impreziosita da archetti vestiti da rose e clematidi e panche di pietra; nelle aiuole crescono crescono perenni, spiree, campanule, Delphinium spp. e anemoni giapponesi, rose antiche e, di nuova introduzione, rose rifiorenti prodotte da David Austin, Lens e Meilland, e oltre a specie spontanee di violette, primule, bulbose, orchidee selvatiche.

Rose rampicanti banche e rosa (“Zephirine Drouhin”, “Alberic Barbier”, “Iceberg”, “Paul’s Himalayan Musk”) ricoprono la facciata della Rocca il muro della piccola chiesa annessa. Altre rose dalla vegetazione e dalla fioritura rigogliose (tra cui “Ferdy” e “Bingo”) sbocciano in altri angoli del giardino, assieme a lavande, Teucrium fruticans ed Erigeron karvinskianus).

Il giardino nuovo è stato realizzato nel vecchio frutteto terrazzato, a lungo abbandonato, nel quale sono stati ripiantati gli alberi da frutto e introdotti meli da fiore, molte altre rose rampicanti, fra cui “Rambling Rector” e “Constance Spry” a formare un piccolo roseto dove in estate fiorisce una moltitudine di zinnie.

In un altro angolo, vicino alla chiesa, è stato realizzato un piccolo giardino di sole dalie.
Infine, nell’azienda agricola annessa alla Rocca, è stato realizzato un “giardino dei fiori recisi”, con rose, delphinium, dalie, zinnie e molte altre annuali e perenni, arbusti da bacca, da fiore e a foglia decorativa.

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Contatti

Camerino(MC)

0737 644342

http://roccadajello.com/

Altre info

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