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Quercus pubescens (Fagaceae)

La roverella è la specie più rappresentata in Basilicata, un’esemplare di questa specie è degno di nota per la sua maestosità, la quercia di Grottone.

Questo albero monumentale di circa 600 anni possiede delle dimensioni davvero notevoli, la circonferenza del tronco è di 7.22 m e l’altezza è di 18 m.

Le sue condizioni fitosanitarie appaiono buone anche se purtroppo a causa di una forte tempesta avvenuta circa 20 anni fa, è stato necessario rimuovere alcuni grossi rami (anche di un metro di diametro).

Tra i lucani e le querce esiste un forte legame, questi possenti alberi erano piantati all’interno di incolti o ex seminativi accanto alle masserie e il legno veniva usato per la costruzione di attrezzi agricoli.

Come raggiungerlo:

La roverella monumentale si trova nel comune di Tricarico (MT) in località Grottone.

Scheda botanica della roverella:

La specie possiede un vasto areale, la zona centrale di questo areale si concentra nella parte meridionale dell’Europa.

In Italia la roverella è presente in tutte le regioni.

La specie è eliofila e xerofila, resiste alle basse temperature ma richiede alte temperature nel periodo estivo. Cresce tra i 200 e gli 800 m di quota sui versanti esposti a sud.

Vegeta in boschi e arbusteti aridi.

Al nord della penisola, su terreni calcarei, rocciosi e ben drenati, si associa con orniello, carpino e pino nero. Al centro e al sud si limita a crescere nella parte bassa delle leccete e nella parte alta delle cerrete e dei rovereti.

Il legno della specie è più duro e più pesante delle altre querce, le fibre tendono a staccarsi e per questo risulta meno lavorabile di farnia e rovere, è un ottimo combustibile e produce un ottimo carbone.

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