Noce di Benevento

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Juglans regia (Juglandaceae)

 

Situato probabilmente lungo le rive del fiume Sabato tra i comuni irpini di Altavilla e Prata P.U, questo noce è stato forse sradicato da San Barbato nella seconda metà del VII secolo e al suo posto costruita una cappella.

Questa zona della Campania è ricca di mistero e leggende, terra di streghe che i contadini chiamano con il nome di janare.

Le janare erano donne comuni di giorno, mentre di notte salivano sulle loro scope e prima di spiccare il volo erano solite dire “Sotto l’acqua e in mezzo al vento, sotto il noce di Benevento”. Di notti entravano nelle case degli abitanti del luogo, questi per evitarlo mettevano sulle porte sacchetti pieni di sale e scope, le streghe erano così costrette a contare ogni granello di sale e ogni filo di saggina prima di poter entrare, se prima che finissero giungeva l’alba dovevano scappare e le case erano salve.

Queste leggende sulle streghe di Benevento si diffusero e divennero famose in tutta Europa a partire dal XIII secolo.

 

Scheda botanica del noce:

Probabilmente originario dell’Asia centro-occidentale e forse anche dell’Estremo Oriente e della penisiola balcanica, il noce è stato poi diffuso nell’Europa sud-occidentale grazie all’uomo che ne ha portato avanti la coltivazione fino agli anni ’60.

In Italia è presente in tutte le regioni e si estende dalla pianura fino ai 1200 m di quota.

Il noce predilige terreni silicei, freschi, profondi e mai pieni di acqua, inoltre preferisce esposizioni soleggiate soprattutto alle quote più elevate visto che teme le basse temperature.

La specie è solitaria e raramente crea formazioni boschive.

Il noce è stato coltivato per secoli per due ragioni principali, il frutto e il legno. Il frutto è una noce commestibile utilizzata in cucina, nell’industria dolciaria e in Trentino per la produzione di un liquore, il nocino.

Il legno si presenta semiduro e pesante, ottimo da lavorare è utilizzato da sempre sia come massiccio che come tranciato per la produzione di mobili di pregio.

Anche altre parti della pianta possono essere utilizzate, mallo, foglie e gemme hanno proprietà astringenti, digestive, depurative, antinfiammatorie e antisettiche.

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Contatti

83011 Altavilla Irpina(AV)

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