Il finocchietto selvatico

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Il finocchietto selvatico (Foeniculum vulgare) appartiene da sempre alla tradizione alimentare sarda. Erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, se ne utilizzano steli freschi e semi, prevalentemente come condimento.

Gli steli freschi, raccolti e puliti con un panno umido, vengono tagliati in porzioni di circa 5-10 cm e subito utilizzati, mentre le infruttescenze vengono raccolte a fine estate, sfregate tra le mani per separarne i semi. I semi vengono fatti seccare all’aria su teli di cotone e poi conservati in contenitori di latta o vetro a chiusura ermetica.
Gli steli freschi sono utilizzati nella preparazione delle olive in salamoia, per aromatizzare l’acquavite, nella favata (piatto povero, a base di ritagli e parti poco pregiate del maiale, con cavolo, cipolla, borragine e, appunto, finocchietto), per insaporire minestre, la salsiccia sarda e la pancetta.

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